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Cocullo e la festa dei serpari

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Il 1 maggio si ripete una tradizionale festa patronale anzi direi singolare e molto suggestiva: la festa dei serpari a Cocullo in provincia dell’Aquila in Abruzzo, in onore di San Domenico abate.

San Domenico nacque in provincia di Foligno nel 951 e si distinse per la sua vita dedita alla spiritualità tipicamente benedettina e alla creazione di eremi e conventi sparsi tra Lazio e Abruzzo. È considerato protettore dalle insidie della natura ed incarna la mediazione perfetta tra il mondo terreno ricco di pericoli e l’uomo costretto a difendersi da questi.

cocullo-festa-serpariA Cocullo si fermò per sette anni e lasciò un suo dente e un ferro di cavallo della sua mula, per questo motivo la mattina della ricorrenza i fedeli tirano con i denti una catenella per invocarne la buona salute e poi si mettono in fila per raccogliere la terra benedetta che conservano per spargerla nei campi al fine di curarsi dai mali futuri.

Intanto nella piazza principale in attesa della processione che inizia a mezzogiorno troviamo appunto i serpari che esibiscono i serpenti catturati e permettono a chiunque volesse nella folla, di poterli toccare. Si perché verso la fine di marzo, quando la neve inizia a sciogliersi, comincia la ricerca e la successiva cattura dei serpenti, non velenosi tipo la biscia, il cervone, il biacco i quali vengono posti in cassette di legno e mantenuti in vita fino al giorno della cerimonia, con uova sode e topi e al termine della festa liberati per lasciarli tornare nell’ambiente naturale.

cocullo-festa-serpari-processionePartita la processione, la statua del Santo sorretta sulle spalle di quattro portatori viene cosparsa con i serpenti ed ognuno toccandola durante lo spostamento, pregano e si appellano alla sua protezione.

È una celebrazione che fonde usanze pagane e tradizione cristiana e per quanto possa sembrare inusuale e a tratti impressionante attira un gran quantità di persone da ogni dove e i pochi abitanti del luogo vedono Cocullo animarsi d’improvviso come un’attrazione folcloristica di tutto rispetto. Rimane così un appuntamento intenso nella memoria di chi lo vive da sempre e di chi ne gode di passaggio.

 

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