Scoprendo Celano tra le gole e il Castello di Piccolomini

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L’Abruzzo negli ultimi anni è stato sempre più rinominato per tanti motivi: la sua bellezza naturale (e.g., Il Parco Nazionale del Gran Sasso); la sua costa mozzafiato (e.g., la Costa dei Trabocchi);  i sui borghi molti dei quali si qualificano tra i più belli di tutta l’Italia (e.g., Pacentro) insieme alla sua imparagonabile ospitalità sono solo alcuni dei suoi punti di forza. Celano si trova ad un’ora a sud dal capoluogo della regione L’Aquila ed ad un’ora e mezza ad est da Roma  secondo noi,  dovrebbe essere una tra le cose assolutamente da vedere quando visita la regione. Il suo Castello di Piccolomini e le gole di Celano sono tra le mete più desiderate.

Celano

Celano si trova nella zona conosciuta come la Marsica ad un’altitudine di 850 metri sul livello del mare con una popolazione di circa 11.000 persone. Nel corso dei secoli è stata governata da numerosi invasori che si estendono dai Longobardi ai Normanni fino agli Aragonesi.

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Il Castello Piccolomini

Costruito tra il 1392 e il 1463, Piccolomini è uno straordinario esempio di architettura sia medievale che rinascimentale. Prende il nome da Antonio Todeschini-Piccolomini, nipote del Papa Pio II, che completò l’opera. La sua pianta rettangolare con quattro torri e merli ghibellini lo rendono visibile da lontano. Ha anche cinque torri rotonde, undici a scudo e un ponte levatoio con fossato.

Al piano nobile si trova un museo (l’Arte Sacra della Marsica e la Collezione Torlonia di Antichità del Fucino). Pezzi delle chiese circostanti sono stati esposti qui come il trittico di Alba Fucens del XIV secolo e l’arte bizantina. La Collezione Torlonia comprende pezzi risalenti al III secolo a.C. come la Testa di Afrodite.

La Chiesa di San Giovanni Battista

A pochi passi dal Castello, da non perdere è la Chiesa di San Giovanni Battista. Questa chiesa romanica risale alla metà del 1200 con affreschi del XV secolo di Andrea de Litio della Scuola senese. Di estrema importanza per i Celanesi e per i fedeli, sono le spoglie dei tre martiri e Santi patroni di Celano: Simplicio, Costanzo e Vittoriano.

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La Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Nella direzione opposta, ma comunque, a soli 10 minuti a piedi dal Castello c’è un’altra chiesa di interesse. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie che risale alla metà dell’XI secolo e fu l’unica chiesa risparmiata quando Federico II distrusse completamente la città nel 1223. Anche essa contiene splendidi affreschi.

Le Gole di Celano

Per molti ciò che inizialmente attira  a Celano sono le gole situate a pochi chilometri dal centro storico. Le Gole di Celano sono in realtà situate all’interno del Parco Naturale del Sirente Velino. Formate dall’erosione del fiume Foce, i canyon sono stati magnificamente scavati nel tempo in profonde gole. In alcuni punti raggiungono i 200 metri di altezza! Ci sono sentieri escursionistici che conducono attraverso i canyon e alla Fonte degli Innamorati, uno dei punti più belli. Il parco comprende anche il famoso sito archeologico di Alba Fucens.

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Non perdere l’occasione di vedere l’Eremo di San Marco alla Foce, uno dei monasteri più antichi della intera regione. Alcuni documenti ritengono che il monastero Celestino già esistesse nel XII secolo.

Tarda primavera e l’estate sono i periodi migliori per visitare il parco perché le condizioni dei sentieri possono essere pericolosi quando bagnati o coperti di neve.

San Francesco di Assisi

Celano ha dato i natali al Beato Tommaso da Celano, il biografo e amico di San Francesco. Celano si trova anche sul percorso di 230 km noto come il Cammino di San Francesco che si snoda attraverso diverse parti dell’Umbria, del Lazio e dell’Abruzzo.

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