La Città Magica di Bari e la leggenda di San Nicola

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Con il suo lungomare quasi infinito, il suo inconfondibile odore di focaccia per tutti i vicoli della città vecchia e un vasto patrimonio artistico e naturalistico, Bari è di certo una delle città più movimentate della Puglia.

A metà strada tra località costiera, pur non avendo un mare eccezionale, e punto di ritrovo per la vita mondana di tutti i giovani della provincia, regala a chi la visita un mix di emozioni sempre nuove e diverse, dallo shopping al divertimento, per poi passare alla cultura e alla natura.

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©Wikimedia Commons VOB85

Il punto di partenza per una visita culturale della città è senza dubbio il Teatro Petruzzelli, simbolo indiscusso della cultura barese, che si erge in tutta la sua maestà lungo una delle vie più popolate e trafficate: Corso Cavour.

Di qui sarà facile raggiungere il punto di ritrovo della movida cittadina, Piazza del Ferrarese, con il suo affaccio sul lungomare Imperatore Augusto, apre le danze per una piacevole passeggiata tra l’elegante quartiere Murat ed il centro storico.

Il triangolo classico la collega a Piazza Mercantile, altra istituzione delle serate baresi, sino a giungere al Castello Svevo e, camminando lungo questo tragitto, sarà possibile intravedere uno scorcio della sobria ma imponente Basilica di San Nicola.

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Basilica di San Nicola

Ma la sola vista da lontano non vi basterà, perciò addentratevi pure tra le viuzze che vi porteranno dentro le mura di Bari vecchia sino a Piazza San Nicola, per restare incantati di fronte alla sua bellezza che, con il suo stile romanico, cattura ogni anno migliaia di pellegrini.

Attraversate poi gli stretti vicoli e raggiungete la Cattedrale di San Sabino, altro straordinario esempio del romanico tipico della Puglia, con una cupola maestosa alta 35 metri.

Per anni Bari ha ospitato una diatriba per la scelta del Santo Patrono, perché dapprima era Santo Sabino, ma nell’anno 1087 l’abate Elia di Bari ordinò a 62 marinai baresi di imbarcarsi per le coste turche, tra Rodi e Cipro, perché i Turchi avevano da poco conquistato la piccola città di Myra, dove erano custodite le spoglie di San Nicola.

La missione dei marinai consisteva nell’impossessarsi delle reliquie del Santo per portarle in quella parte dell’Adriatico che restava saldamente cristiana. A Bari, i marinai furono accolti come degli eroi e San Nicola fu, fin da subito, amato e venerato, così l’abate Elia propose alla cittadinanza di scegliere chi avrebbero voluto come protettore della città. I baresi scelsero San Nicola, che divenne, così, San Nicola di Bari, protettore soprattutto dei bambini, una figura di notevole importanza, venerata sia dalla fede cattolica che da quella ortodossa.

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Vicolo di Bari Vecchia

La devozione dei baresi per il loro patrono è parte integrante del folklore cittadino: per tutti i vicoli del borgo antico troverete angoli dedicati alla preghiera in cui è raffigurato San Nicola.

Molte inoltre sono le leggende che si sono costruite attorno alla sua figura, come ad esempio quella di fare tre giri intorno alla colonna “miracolosa” (sempre secondo la leggenda, questa colonna sarebbe stata collocata da San Nicola nel Tevere e in seguito trasportata nella chiesa), perché questo gesto assicurava il matrimonio alle ragazze solitarie: attualmente il pilastro, recintato, è sommerso dai bigliettini delle single in cerca di partner!

San Nicola grazie alla sua generosità è stato identificato anche come Santa Claus ovvero Babbo Natale. E’ facile quindi immaginare che durante il periodo natalizio l’atmosfera diventi magica. Solitamente, in Piazza del Ferrarese viene allestito il grande albero di Natale, che il 6 dicembre, giorno in cui si festeggia San Nicola, viene acceso.

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