Cosa vedere a Isernia, dove perdersi tra i vicoli è un’occasione

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La cittadina di Isernia, capoluogo dell’omonima provincia, sorge su una collina circondata dai Monti dell’Appennino Sannita.

L’umano più antico d’Italia

Il primo insediamento umano risale all’era Paleolitica. Il rinvenimento e lo studio del giacimento preistorico di Isernia La Pineta hanno permesso di ricostruire l’habitat in cui visse, intorno ai 700.000 anni fa, il cosiddetto Homo Aeserniensis. Nel 2014 in questo sito è stato rinvenuto il più antico resto umano d’Italia: un dente da latte di un bimbo datato a 586.000 anni fa. L’area archeologica è inserita all’interno di un complesso museale che negli ultimi anni è diventato uno dei fiori all’occhiello della città.

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Cattedrale e Arco di San Pietro

La storia di Isernia

La storia della città è antichissima essendo sotto il dominio sannita fin dal V sec. a.C., diventando colonia romana durante il III sec. a.C. Successivamente conquistata dalle popolazioni Italiche, che ne fecero la loro capitale, nel 90. a.C. cadde nuovamente in mani romane grazie a Silla che la rase al suolo. In età imperiale la città visse un periodo di rinascenza grazie ai piani di ripopolamento e sviluppo voluti da vari Imperatori Romani.

Il centro storico

Le tracce di queste vicende si possono apprezzare ancora oggi passeggiando nel centro storico della città, posto nella parte meridionale della collina su cui si sviluppa il centro urbano. Le prime evidenze che saltano all’occhio sono sicuramente i resti delle mura ciclopiche che racchiudono il centro storico. Perdersi nei vicoli della città vecchia può essere a tutti gli effetti paragonato ad una visita di un museo a cielo aperto dove il riuso di elementi architettonici, statue e incisioni antiche si integra perfettamente nel contesto di un centro storico che conserva tuttora la struttura urbana romana.

Uno dei mamozi a guardia dell’Arco di San Pietro

La Cattedrale

Nel cuore della parte vecchia sorge la Cattedrale dedicata a S. Pietro Apostolo, che si innalza sui resti di un tempio pagano italico di III sec. a.C. dedicato alla triade capitolina e di cui è visibile l’intero podio. La chiesa è affiancata da uno dei simboli della città, la torre campanaria realizzata nel 1349 e attraversata dall’Arco di San Pietro ai cui due ingressi sono posizionate quattro statue romane togate chiamate localmente “mamozi”.

La Fontana Fraterna

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Fontana Fraterna

In piazza Celestino V, nei pressi dell’ingresso settentrionale del centro storico è posizionato il vero simbolo della città: la Fontana Fraterna. Originariamente posta in piazza della Fraterna, da cui prende il nome, venne spostata a seguito dei bombardamenti alleati della città nel 1943. Inserita tra le fontane monumentali d’Italia, venne edificata nel 1835 ed è costituita da sei archi a tutto sesto sorretti da colonnine circolari e ottagonali che si innalzano su diversi blocchi provenienti da edifici antichi di epoche diverse che ne fanno la testimone dei diversi periodi storici che hanno attraversato la città.

Palazzo San Francesco

Numerosi sono i palazzi degni di nota presenti nel centro storico. Palazzo San Francesco, sede del Municipio della città, fa parte di un complesso (palazzo e omonima chiesa) fatto costruire da Francesco d’Assisi, di passaggio ad Isernia, nel 1222 e che ospitò fino al 1809 il Monastero dei Frati Conventuali.

Il Complesso monumentale di S. Maria delle Monache

Altra struttura di notevole importanza è il complesso monumentale di Santa Maria delle Monache, un ex convento di origine Longobarda di cui si hanno notizie a partire dal 738 d.C. e che venne riorganizzato intorno all’anno 1000.

Attualmente è sede della biblioteca comunale e del Museo Archeologico che ospita un’ampia e interessante raccolta di manufatti lapidei e reperti riguardanti vari siti archeologici e necropoli che vanno dall’epoca sannitica fino al medioevo, provenienti dalla città e dal suo territorio.

Copyright foto: Andrea di Meo; www.italianways.com (foto Fontana Fraterna)

Articolo di: A. Di Meo