Pisa e i suoi maggiori monumenti: racconto di una scrittrice

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Ecco un affascinante racconto di una nostra scrittrice, dove ci parla della sua visita a Pisa e suggerisce quali sono i maggiori punti di interesse e cosa vedere a Pisa, la magnifica cittadina toscana. Buona lettura!

Racconto su cosa vedere a Pisa

Dopo aver lasciato Lucca, ci dirigiamo verso Pisa. Città ricca di storia, vivace e dinamica. Terreno fertile per la crescita intellettuale dei giovani che scelgono le sue prestigiose università: sono stati proprio gli storici nemici fiorentini a conferirle il titolo di “Regina degli Studi”.

Prima di visitare Pisa, appartenevo anche io al folto gruppo di persone che riduceva la bellezza della città a Piazza del Duomo. L’unicità del Campo dei Miracoli è indiscussa, ma ci sono altre attrazioni che meritano di essere viste. Con questo articolo vorrei condurvi in un tour completo della città, così da non essere i turisti frettolosi che si perdono gli altri “miracoli” della città.

Piazza dei Miracoli a Pisa

La Piazza del Duomo di Pisa è patrimonio dell’Umanità e probabilmente la prima tappa per tutti quelli che arrivano in città. È famosa in tutto il mondo per custodire i principali edifici religiosi: la Torre, il Duomo, il Battistero e il Campo Santo. La Piazza è conosciuta anche come Campo (o Piazza) dei Miracoli. La paternità di questo, più che meritato, appellativo è da attribuire a Gabriele D’Annunzio che nella sua opera “Forse che sì, forse che no” definisce “miracoli” i 4 monumenti.

Il monumento più famoso è di certo la Torre che, in realtà, è il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta. Nonostante la pendenza che l’ha resa celebre in tutto il mondo, la Torre è solida: dato che l’asse verticale che passa per il baricentro cade nella base d’appoggio, l’intera struttura non può crollare. La pendenza della Torre è variata nel tempo ed oggi l’inclinazione è di circa 4 gradi. Salire sulla Torre è un po’ caro. Il biglietto d’ingresso costa €18 e vi consiglio di prenotare la visita per saltare la coda. Quando visitate la Torre, ponetevi di fronte alla porta di ingresso e notate un particolare. Ai lati della porta ci sono due bassorilievi che raffigurano 3 animali: un’orsa, un serpente e un ariete. Pisa, simboleggiata dall’ariete, è attaccata dal serpente (il diavolo) ma è protetta dalla Madonna, rappresentata dall’orsa. Se vi chiedete per quale motivo la città sia simboleggiata dall’ariete, eccovi la spiegazione. In passato a Pisa l’anno iniziava il 25 marzo, data dell’annunciazione e del concepimento di Gesù, ovvero 9 mesi prima del 25 dicembre. Il segno zodiacale in quel giorno è l’ariete. Inoltre la disposizione degli edifici sulla Piazza dei Miracoli (Torre, Duomo e Battistero) riproduce la forma della costellazione dell’ariete. Credo che uno dei must di ogni buon turista sia scattare una foto accanto alla Torre di Pisa sfruttando la prospettiva nel modo ormai più conosciuto: impedire alla torre di cadere sostenendola con le braccia. I più temerari provano anche scatti prospettici più complessi, come tentare di reggere la mole della torre pendente in bilico su una sola gamba. Occorre un gesto atletico di media difficoltà (e ovviamente, data la mia poca coordinazione, non ci sono riuscita).

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Il Duomo di Pisa, dedicato a Santa Maria assunta è uno spettacolo, abbagliante alla luce del sole, sembra nascere direttamente dal manto erboso  della Piazza. La costruzione cominciò nel 1064, quasi in concomitanza con l’inizio dei lavori della Basilica di San Marco a Venezia. Sicuramente fra le due Repubbliche Marinare nacque una competizione per creare l’edificio religioso migliore. Con i suoi ordini di logge, i marmi policromi e la linearità dell’esterno, la Cattedrale mi ha veramente colpita e mi sono divertita a cercare la miglior angolazione per bloccare la sua perfezione in uno scatto fotografico.

Il Battistero di Piazza dei Miracoli è il più grande del mondo. La sua circonferenza è di 107 m ed è alto 54 m. Come molti altri edifici della città, anche il Battistero è leggermente inclinato. Ad esso è legata una tematica molto attuale, ossia la mancanza di fondi. Benché la struttura sia completa, per ottemperare alla scarsità di denaro, la cupola venne costruita con materiali differenti, tegole rosse e lastre di piombo, e non vennero realizzati gli affreschi sul soffitto, previsti invece nel progetto originale.

Il Camposanto Monumentale chiude il cerchio dei 4 “miracoli”. Conserva le spoglie dei personaggi pisani più illustri e si narra che i crociati vi depositarono la terra presa sul monte Golgota. Purtroppo i bombardamenti della seconda guerra mondale provocarono gravi danni agli affreschi e i lavori di restauro sono ancora in corso.

Altri luoghi di interesse a Pisa

Terminato il giro della Piazza del Duomo, dirigetevi verso i Lungarni, punto di ritrovo per i giovani pisani e spunto per i turisti per passeggiate, cene romantiche e pranzi veloci. Sul Lungarno Gambacorti troviamo un piccolo capolavoro di arte gotica, la chiesa di Santa Maria della Spina, chiamata così perché nel XIV secolo ospitò una spina della corona di Gesù Cristo.

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Poco visitata dai turisti frettolosi, ma un vero gioiello di storia e cultura, frutto del genio di Giorgio Vasari, è Piazza dei Cavalieri. Per secoli residenza del potere civile, oggi è nota soprattutto per la presenza della Scuola Normale Superiore nel Palazzo della Carovana. La Piazza deve il nome alla decisione di Cosimo I de’ Medici di stabilirvi il quartier generale dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. Gli altri edifici che si affacciano sulla Piazza sono il Palazzo dell’Orologio, la Canonica, il Palazzo del Consiglio dei Dodici, la chiesa di Santo Stefano e quella di San Rocco. Al centro la statua di Cosimo I de’ Medici domina lo spazio, in qualità di Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri.

Per gli appassionati di letteratura italiana, non potete perdervi il Palazzo dell’Orologio, al cui interno troverete la torre della Muda (o “della Fame”), incorporata nella struttura dell’edificio al momento della costruzione. Avete già capito dove voglio arrivare? Al XXXIII canto dell’Inferno della Divina Commedia, quando Dante ci racconta la cruenta morte del Conte Ugolino della Gherardesca e dei suoi figli e nipotini, avvenuta proprio in questa torre. La struttura della torre è riconoscibile a sinistra dell’ingresso principale in corrispondenza della finestra quadrifora. La visite guidate all’interno dell’edificio sono gratuite. Agli appassionati di storia dell’arte consiglio di visitare la Chiesa di Santo Stefano, realizzata da Giorgio Vasari, custodisce dei veri capolavori.

Nel vostro tour di Pisa non potete perdervi il murales di Keith Haring. Intitolato “Tuttomondo”, venne dipinto sulla facciata posteriore dell’ex convento dei frati della chiesa di Sant’Antonio e occupa una superficie di 180 m. Realizzato nel 1989, è una delle ultime opere dell’artista, scomparso prematuramente all’età di 31 anni. L’intenzione dell’autore era quella integrare l’opera nel contesto urbano della città e di renderla permanente, tant’è che scelse delle tempre acriliche particolari. I personaggi raffigurati sono 30, intricati in un groviglio non casuale, infatti, ognuno ha una specifica funzione.

Ovviamente non potete rinunciare a una passeggiata per il centro storico e soprattutto per il Borgo stretto. È la via più caratteristica e autentica, con portici, botteghe e bar. Mentre camminate, lasciatevi meravigliare dagli edifici medievali che incontrerete sul percorso.

Articolo di: S. Mazzola

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