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Attraverso il territorio della Franciacorta e del Lago d’Iseo

Nonostante gli splendidi scorci di campagna, gli infiniti chilometri di vigneti e poderi e a dispetto del nome, la regione conosciuta come Franciacorta non si trova né in Toscana né vicina allo stato francese, ma proprio nel cuore della Lombardia.

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Breve storia del territorio

Il curioso nome di questo piccolo territorio – che si estende dalla città di Brescia fino alla punta inferiore del Lago d’Iseo – deriva dal breve soggiorno che il re dei Franchi Carlo Magno (insieme al generale dell’esercito Ismondo) fece nei pressi della città di Brescia nel 774 d.C., vicino alle colline che ora ospitano decine di cantine e luoghi di interesse sia artistico che turistico. I confini della Franciacorta vennero stabiliti per la prima volta intorno al 1430, quando lo statuto bresciano dell’epoca definì un’area di campagna delimitata a sud dal paese di Rovato, a est da Gussago, a ovest da quello di Capriolo e a nord dal più noto borgo di Iseo, che reca il nome dell’omonimo lago.

Le vigne

Nel corso dei decenni il clima temperato e piuttosto soleggiato, il terreno fertile e i vasti spazi di campagna hanno reso la Franciacorta luogo ideale per piantare migliaia di vigne ed edificare numerose cantine produttrici di vini più o meno famosi, come l’omonimo Franciacorta (in svariate varianti), il Brut, il Satén e l’immancabile spumante. L’azione dei ghiacciai ha modellato la regione migliaia di anni fa formando un insieme di avvallamenti e colline simili per l’appunto a quelle toscane e creando un serie di paesaggi rurali molto piacevoli per i visitatori e gli abitanti; nel 2000 è stata così creata una Strada del Vino che attraversa i borghi più particolari ed interessanti della zona con lo scopo di promuovere il turismo enogastronomico e salvaguardare il territorio, sulle orme della “German Wine Route” in Germania.

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The Floating Piers ©Tommaso Ferrari

Il turismo

Nell’ultimo decennio la zona della Franciacorta e del Lago d’Iseo è diventata molto gettonata da turisti stranieri che, al pari del Lago di Garda, trascorrono le vacanze in qualche agriturismo locale o presso uno dei molteplici campeggi presenti sulle rive del Lago. Questa fama è aumentata ulteriormente nell’ultimo anno, complice l’installazione artistica temporanea di Land Art del conosciutissimo ed estroso artista Christo Yavachev, nota come “The Floating Piers”. L’opera consisteva in un ponte galleggiante del colore del sole lungo 1500 metri, che collegava il paese di Sulzano con Peschiera, un piccolo borgo sopra Montisola (la grande isola lacustre al centro del lago d’Iseo) per poi proseguire aggirando l’isoletta di San Paolo, residenza privata della famiglia Beretta.

Lo scenario estremamente suggestivo e la notorietà dell’artista permisero un’affluenza impressionante di visitatori (oltre 1.300.000) e un’ottima propaganda per le bellezze culturali del territorio. Sia che passiate da Brescia, o proveniate invece da nord, la Franciacorta racchiude numerose perle da non perdere.

Riserva naturale delle Torbiere del Sebino

Oltre alle sopracitate cantine infatti (fra le quali si trovano Bellavista, Berlucchi, Cà del Bosco, Mosnel, Ferghettina…), una delle aree più particolari ed interessanti da visitare è senz’altro la riserva naturale delle Torbiere del Sebino, nata dalle molteplici attività di estrazione della torba, una sorta di combustibile fossile simile al carbone (di cui in effetti rappresenta lo stadio precedente). Le Torbiere si sviluppano nella regione compresa fra i paesi di Provaglio d’Iseo, Iseo e Timoline, e rappresentano un’area protetta dove flora e fauna possono crescere liberamente.

Da qualunque ingresso della riserva entriate, lo scenario sarà incantevole: lunghe passerelle di legno e sentieri nel bosco attraversano tutti gli specchi d’acqua presenti, che creano suggestivi riflessi della vegetazione e delle colline circostanti. Per gli amanti del birdwatching il percorso prevede anche una torretta d’osservazione simile ad una palafitta, mentre sarà facile incontrare – in particolar modo verso la fine della primavera – le numerose specie animali selvatiche, dalle lepri ai cigni fino ai meno comuni martin pescatore e aironi.

Lago d’Iseo e i suoi borghi

Spostandosi una manciata di chilometri più a nord invece si incontra proprio il Lago d’Iseo e la sua incombente coinquilina, Montisola. Con meno di 2000 abitanti, la circolazione vietata alle automobili ed una foltissima vegetazione, l’isola si rivela un posto perfetto dove rilassarsi e dove poter ammirare da una posizione privilegiata il lago e i suoi borghi, non dimenticando di seguire il percorso fino al punto panoramico del Santuario della Ceriola. Scendendo dalla sommità si può seguire il sentiero che attraversa i paesi di Carzano, Peschiera e Sensole, visitando anche i vecchi retifici ed i laboratori di barche costruite artigianalmente.

Per chi fosse molto paziente, ogni cinque anni a Carzano viene celebrata la festa dei fiori, dove tutto il paese viene ricoperto da addobbi floreali e fiori veri o artigianali (la prossima edizione si svolgerà a settembre 2020). Preso il traghetto da uno di questi luoghi, è possibile scoprire con un breve itinerario tutti i bellissimi borghi che costeggiano il Lago d’Iseo e lo rendono così apprezzato, partendo proprio da Iseo. Innanzi tutto è consigliabile passeggiare dal piccolo porto lungo tutto lo splendido lungolago alberato, per poi addentrarsi nel centro storico per osservare l’antica Pieve di S. Andrea – fondata nel V secolo d.C. – e l’ampia piazza intitolata a Garibaldi; poco lontano si può visitare lo squadrato Castello Olofredi, ora sede della biblioteca comunale e di numerose mostre.

Proseguendo a nord, si incontrano i piccoli ma piacevolissimi borghi di Sulzano e Sale Marasino; Sulzano ha una spiaggia molto comoda per i turisti, mentre Sale Marasino è un gioiello di vicoli e edifici storici che si alternano a splendidi panorami sul lago, specialmente durante il tramonto. Procedendo ancora più a nord, verso la punta estrema del lago, sono d’obbligo le tappe a Marone, Vello (dove vi è una camminata attraverso le imponenti scogliere) e Pisogne (che ha un bellissimo centro storico); per la verità anche la sponda occidentale del lago non è da perdere, pertanto l’ideale sarebbe muoversi in macchina o in bici per percorrere l’intero giro del lago (67 chilometri).

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©Tommaso Ferrari

Sentiero Strada Valeriana

Per chi volesse invece dimenticare l’auto per immergersi nella natura che circonda la Franciacorta – ma senza perdere di vista il lago d’Iseo – conviene seguire il sentiero dell’antica Strada Valeriana, una volta unico collegamento con la Valcamonica. Partendo da Pilzone si può proseguire ricalcando le orme delle rotte commerciali e dei pastori fino a Pisogne, attraversando diverse frazioni e cappelle. Il percorso è piuttosto semplice ma lungo, anche se vi darà la possibilità di ripercorrere per circa 25 chilometri una strada che si dice tracciata dagli antichi romani.

Le Piramidi di Zone

Percorrendola fino al paese di Zone si potrà ammirare anche un’altra spettacolare attrazione naturale: la riserva naturale delle piramidi di Zone. Questi pinnacoli morenici alti anche trenta metri si sono creati quasi 150,000 anni fa grazie alla forza erosiva dell’acqua, che li ha modellati come li vediamo oggi; sulla sommità delle piramidi sono rimasti inoltre enormi massi che insieme ad un sottile strato di limo ne impediscono il crollo e l’erosione.

La Franciacorta ed il lago d’Iseo rappresentano pertanto un bellissimo territorio da esplorare, dove poter ammirare paesaggi e panorami incantevoli, nonché borghi antichi e luoghi immersi nella natura. Oltre ai siti citati, ve ne sono altre decine da scoprire, e chiunque volesse spendere un weekend o una vacanza in questa tipica regione italiana non rimarrà assolutamente deluso.

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©visitlakeiseo.info

Articolo di: T. Ferrari