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Chiesa-san-domenico-caltanissettaLa chiesa di San Domenico si erge nel quartiere più antico di Caltanissetta. La sua data di fondazione si pensa sia intorno alla metà del 1400, periodo in cui i Moncada, nobile famiglia di origine aragonese, tra le più ricche famiglie della Sicilia, regnavano sulla città.

Originariamente la chiesa venne scelta dai Moncada come luogo della propria sepoltura. Nonostante la sua posizione centrale nella vecchia città, la chiesa ebbe si un ruolo privilegiato, ma la cattedrale restò Santa Maria degli Angeli, poco distante ai piedi del Castello. Lo slargo antistante la chiesa di San Domenico costituiva, appunto, la piazza centrale.
La facciata risale al ‘700, anno del restauro, in stile barocco. Il campanile risale al periodo del restauro.

Chiesa-di-san-domenico-caltanissettaAll’interno della chiesa risiedeva la confraternita del Rosario, di cui facevano parte i nobili di Caltanissetta. Alla Madonna del Rosario venne dedicata la tela posta sull’altare maggiore, realizzata da Filippo Paladini nel 1614.

Ha un impianto basilicale a tre navate, decorata con stucchi ottocenteschi. Sono inoltre conservati al suo interno alcuni quadri di Vincenzo Roggeri, celebre pittore nisseno del 1600.

Nella metà del 1800, con la soppressione degli ordini religioni, la chiesa e il convento annesso furono requisiti al regio demanio e vennero trasformati in distretto militare. Solo nei primi anni del ‘900 la chiesa venne nuovamente consacrata; il convento, dopo il restauro, è stato adibito ad uso civile.

Caltanissetta-chiesa-san-domenicoLa chiesa ha anche una cripta, attualmente visitabile, dove sono visibili alcune tombe e resti dei defunti che venivano sepolti nella chiesa. I Moncada non sono sepolti a San Domenico, come da loro inizialmente previsto, ma sono visibili i resti dell’inizio della costruzione delle loro tombe.

Copyright foto articolo: Luca Miccichè

Articolo di: L. Miccichè