Home » Lucca, cosa visitare: racconto di un’esperienza in moto

Uno dei primi viaggi in moto che ho fatto con il mio ragazzo è stato un tour fra Lucca, Pisa e Arenzano. In questo articolo vi racconterò della nostra giornata a Lucca: cosa visitare? Come altre città italiane, è soprannominata “città delle 100 chiese”, ricca di monumenti e famosa in tutto il mondo per essere l’unico esempio di città con mura difensive risalenti all’età moderna ancora intatte.

Secondo me Lucca è una città romantica, adatta a passeggiate mano nella mano, anche nei giorni più freddi. Le vie ricche di botteghe artigianali e le lunghe mura sono perfette per trascorrere qualche ora tra chiacchiere, tenere effusioni e scatti fotografici unici.

Che arriviate in macchina oppure in moto, ci sono ampi parcheggi fuori le mura, la maggior parte a pagamento. Sono un ottimo punto di partenza per esplorare la città. Un bus navetta collega tutti i parcheggi al centro, ma il percorso è talmente bello, soprattutto lungo i grandi viali alberati, che vale la pena andare a piedi.

Vi ripropongo passo per passo il percorso che ho fatto io. Entrando da Porta San Donato imbocchiamo via San Paolino. Questa via, che diventa poi via Roma e via Santa Croce, segue il percorso dell’antico cardo romano. Il decumano romano è oggi rispecchiato da via Fillongo e via Cenami. L’ortogonalità di queste vie centrali è la traccia più evidente dell’impronta romana che Lucca ha mantenuto fino ai giorni nostri.

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Arriviamo in piazza San Michele, dove un tempo sorgeva il foro romano, e l’imponenza dell’omonima chiesa ci lascia senza parole. I 4 ordini di logge, che si succedono per tutta l’altezza, slanciano la facciata, che svetta altissima rispetto al corpo dell’edificio. La facciata è sormontata dalla statua di San Michele Arcangelo nell’atto di uccidere il Drago con una lancia. Secondo una leggenda lucchese è possibile scorgere un luccichio verde provenire dalla statua.

Ci dirigiamo verso Piazza Napoleone, la più grande di Lucca. Prende il nome dalla sorella di Napoleone, Elisa, che la commissionò agli inizi del XIX secolo per valorizzare il Palazzo Ducale. Negozi, bar e ristoranti riempiono la piazza, rendendola una dei luoghi preferiti dai lucchesi.

Superando Piazza del Giglio, arriviamo in Piazza San Giovanni da dove scorgiamo la facciata del Duomo, dedicato a San Martino. Particolare è l’asimmetria della struttura che sul lato destro ha dovuto adattarsi alla torre campanaria già esistente. La facciata, con i marmi policromi e gli ordini di logge, riprende lo stile del Duomo di Pisa. Vi consiglio di entrare e ammirare l’ambiente. Le colonne nervate sembrano infinite e dividono la chiesa in 3 navate. Qui è conservato il Monumento Funebre di Ilaria del Carretto, moglie del signore di Lucca Paolo Giunigi, e realizzato dall’artista Jacopo della Quercia.

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Non ancora stanchi di camminare abbiamo deciso di salire sulla cima della Torre Giunigi che, con la Torre delle Ore, sono le uniche due superstiti delle 250 torri che nel Medioevo arricchivano la città. La Torre Giunigi è alta 45 m e sulla sommità c’è un giardino pensile che da alcuni secoli ospita dei lecci. Dovete assolutamente tentare la scalata a una delle due torri. Dalla cima si gode uno stupendo panorama. Potrete ammirare Lucca in tutta la sua bellezza e la sua armonia e vedere chiaramente la struttura romana che sottende la pianta urbanistica della città.

Una volta che l’avrete vista, inserirete la Piazza dell’Anfiteatro nella lista delle piazze più belle d’Italia. Unica nel suo genere, fu costruita a partire dal 1830 dall’architetto Nottoli, seguendo il tracciato dell’antico anfiteatro romano. Per procedere con la costruzione, gran parte degli edifici di epoca romana vennero demoliti. Questa piazza è unica nel suo genere, oltre che per la forma, soprattutto perché priva di grandi accessi. Questa caratteristica le conferisce l’aspetto di “piazza chiusa”. L’ingresso è consentito da 4 piccole porte, la cui intersezione è indicata dalla croce incisa sulla mattonella posta al centro della piazza. L’armonia della piazza, oltre che dagli accessi limitati, è data anche dai colori uniformi degli edifici. I negozi, le botteghe, i locali e i bar affollano il perimetro e accolgono i cittadini e i turisti. Casualmente siamo capitati nella giornata del mercato settimanale e l’atmosfera chiassosa che si respirava era davvero coinvolgente.

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Subito fuori Piazza dell’Anfiteatro troviamo la chiesa di San Frediano, uno dei luoghi di culto più antichi di Lucca. Il mosaico sulla parte alta della facciata rappresenta l’Ascensione di Cristo alla presenza degli Apostoli.

Per il pranzo vi consiglio di entrare in una delle numerose botteghe lungo via Fillongo. Potrete scegliere il tipo di pane, di salume, di formaggio, di salsa e di verdura per creare il vostro pranzo su misura. Fortunatamente la fame ha reso le mie scelte più veloci perché vi assicuro che troverete una scelta infinita di possibili combinazioni che vi faranno venire l’acquolina in bocca.

Per il pomeriggio abbiamo riservato la passeggiata sulle mura. Le mura sono alte 12 m, lunghe 4 km e larghe 30 m. Proprio per queste notevoli dimensioni per l’assenza di nemici da cui difendersi, sono state trasformate in un viale alberato, dove vengono anche organizzati degli eventi. Anche se è una giornata fredda, il sole splende e rende piacevole il nostro tour “ad alta quota”.

Copyright foto articolo: Silvia Mazzola

Articolo di S. Mazzola

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