Il Parco naturale Mont Avic in Aosta: un luogo per tutti in tutte le stagioni

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Non è un segreto che la piccola ma potente regione della Valle d’Aosta sia una delle zone più belle di tutta Europa. Le vette alpine, i vasti prati e gli infiniti laghi cristallini sono ciò che attira la maggior parte dei suoi visitatori durante tutto l’anno. In questo articolo esploreremo il poco conosciuto (ma assolutamente non meno bello) Parco Naturale del Mont Avic e cosa puoi aspettarti di fare e vedere durante la tua visita.

Fatti del Parco

Creato nel 1989 e successivamente ampliato, il Parco oggi comprende una superficie di 5.700 ettari. Prende il nome da una delle vette più alte del Parco, le sue altitudini vanno da 1.000 metri a 3.185 metri. Il parco comprende le valli di Chalamy e Dondena ed i  comuni di Champdepraz e Champorcher. Confina anche con il ben più noto Parco Nazionale del Gran Paradiso che si estende attraverso le regioni del Piemonte e della Valle d’Aosta.

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Natura

Questo ambiente unico ospita laghi alpini, prati e zone umide. I massicci di serpentinite forniscono anche habitat insoliti per piante e animali. Il parco contiene la più grande foresta di pino uncinato in Italia con il raro pino che copre oltre 1.000 ettari. Alcuni di loro si sono adattati a crescere dalla roccia e sono naturalmente rachitici in modo “bonsai”.

Oltre 100 specie di funghi; 1.100 specie di farfalle oltre a stambecchi, camosci e aquile reali, solo per citarne alcune. Le castagne sono ancora ampiamente raccolte per l’alimentazione animale e per il consumo umano. Vedrai anche bovini, pecore e capre al pascolo nel verde immenso.

Cosa fare nel Parco

Oltre ai fantastici paesaggi naturali, ci sono anche numerosi luoghi creati dall uomo e storicamente significativi da visitare.

I castelli

Il Castello di Verrès fu costruito nel 1390 da Ibleto di Challant. Passò poi sotto il dominio sabaudo nel XVI secolo. Oggi è visitabile durante la maggior parte dei mesi dell’anno ed è particolarmente noto per la sua celebrazione del Carnevale che include una rievocazione storica. Per ulteriori info, visita il link.

Anche il Castello di Issogne fu costruito dalla famiglia Challant nel XV secolo e comprende saloni affrescati e un grazioso cortile. Per gli orari di visita, cliccare qui

Il più visitato e conosciuto è sicuramente il Forte di Bard e il suo suggestivo borgo. Le prove suggeriscono che probabilmente qui esisteva qualche tipo di fortezza anche in epoca preromana e sicuramente durante il dominio ostrogoto nel VI secolo. Il villaggio è uno dei “Borghi più belli d’Italia” e merita sicuramente il tuo tempo.

Percorsi religiosi

Il Santuario di Notre Dame de la Neige si trova presso il lago Misérin a 2.580 metri di altitudine. Originariamente costruita nel 1657, la chiesa ha subito numerosi abbellimenti tra cui uno nel 2000. Fa parte del percorso di pellegrinaggio mariano ed è particolarmente visitato il 5 agosto per la festa della Madonna delle Nevi.

Trekking

Ad altitudini così elevate, se hai intenzione di fare delle escursioni serie, il periodo migliore per visitare il parco è tra i mesi di luglio e settembre. Uno dei sentieri più frequentati è il Gran Lago che parte da Dondena a 1.778 metri e termina al Gran Lago a poco più di 2.300 metri sopra il livello del mare. Lungo il sentiero indicato come “E” per “Escursionista” puoi aspettarti una salita di 900 metri e un’escursione di circa 4 ore (a tratta). Attraverserai pascoli alpini, oltrepasserai vari laghi e godrai di viste ultraterrene su alcune delle vette più alte delle Alpi, tra cui il Monte Bianco. Puoi anche fermarti al Rifugio Barbustel al Lac Blanc (Lago Bianco) dove puoi fare rifornimento con un delizioso pasto di montagna e anche pernottare.

L’inverno non è solo per gli sciatori accaniti perché molti sentieri, come il Lago Muffé, sono abbastanza semplici da raggiungere con ciaspole o ramponi. Se sei entusiasto di scendere in pista, Champorcher offre 27 km di piste e offre sia sci da discesa che da fondo.

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E quando in Mont Avic…

E infine, come dice il proverbio, “quando sei a Roma, fai come i romani”; beh, scambia Roma con Mont Avic e segui questi consigli. Non puoi andartene senza aver provato la fontina e la deliziosa fonduta composta da varietà di fontina alpina. I primi piatti includono gnocchi fatti con patate coltivate localmente e polenta al forno che trasuda con, avete indovinato, la fontina. Per dessert sbizzarritevi con le tegole con crema pasticcera, crema di Cogne.

La cosa più importante da ricordare quando si visita è che non esiste un itinerario rigoroso da seguire e che se si vuole davvero vivere il Parco Naturale del Mont Avic, bisogna farlo attraverso la natura proprio come hanno fatto i locali per migliaia di anni.

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